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Cod Art 0425 | Rev 00 | Data 30 Giu 2011 | Autore: Fabio Ruberti

 

   

IANTD Expeditions! MONROSA 2011

Il 25 ottobre 1941, il piroscafo Monrosa partì dal Pireo diretto a Creta con truppe, quadrupedi e materiali della Divisione Siena, destinati a rafforzare la guarnigione dell’isola conquistata pochi mesi prima dai paracadutisti tedeschi con l’Operazione Merkur. Alle 13,18 veniva attaccato dal sommergibile inglese HMS Triumph e colpito da almeno due siluri affondò rapidamente a causa dello scoppio delle caldaie. Perirono nell’affondamento 148 uomini fra soldati e marinai italiani. Nel successivo combattimento il sommergibile veniva gravemente danneggiato, ma riusciva a rientrare ad Alessandria. La IANTD, con il patrocinio del prestigioso Explorer Club, ha organizzato e condotto dal 10 al 20 giugno una spedizione sull’importante relitto con fini archeologici e scientifici, in particolare mirata alla conferma dell’identificazione del relitto effettivamente con quello del Monrosa. Alla spedizione condotta in collaborazione con la IANTD Eastern Mediterranean, hanno partecipato quattordici istruttori e subacquei italiani e greci della IANTD, essi sono: Fabio Ruberti, Carla Binelli, Alexander Sotiriou, Fabio Agostinelli, Gilberto Bonaga, Giancarlo Borgio, Alessandro Brandetti, Athanassios Chronopoulos, Luca D’Avenia, Gianni Calandrelli, Vassilis Kavourides, Roberto Masucci, George Paterakis, Adriano Penco. L’iniziativa, oltre al patrocinio dell’Explorer Club manifestato con l’onore di assegnare la sua bandiera N° 176 alla spedizione, è stata incoraggiata e supportata dai Training Facility IANTD: Acquamarina di Marina di Pisa (PI), Blufit di Montebelluna (TV), Elba Diving Center di Marciana Marina (LI), Scuola Sommozzatori di Caserta e Diver Training Network di Atene, quest’ultimo ha provveduto alla logistica per le immersioni sul posto. Le ditte di equipaggiamento per la subacquea tecnica Acquamarina® e Dive Rite® hanno fortemente sostenuto la spedizione che era composta da tre squadre operative con specifici obbiettivi d’immersione giornalieri ed ha messo in atto le migliori tecniche d’immersione associate ad un lavoro di squadra mirato alla ricerca archeologica, utilizzando gli equipaggiamenti più idonei. Il relitto infatti giace ad una profondità compresa tra gli 80 ed i 95 metri e lo svolgimento di una spedizione con immersioni a carattere archeologico e scientifico a tali profondità è un fatto di rilievo, non solo per le tecniche e gli equipaggiamenti usati, ma soprattutto per la grande competenza e professionalità del personale impiegato che è stato in grado di portare a compimento le immersioni e raggiungere l’obbiettivo prestabilito senza il minimo inconveniente. Al temine della spedizione è stata depositata una corona in onore dei caduti. Un altro successo delle IANTD Expeditions!

Fabio Ruberti, Presidente

www.iantdexpeditions